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Autore: Fausto Nardi

La ricettività a breve termine a Latina

A Latina c’è carenza di ricettività a breve termine, questo è assodato. E non si tratta di un problema limitato ai grandi eventi – che vengono ospitati di rado; ma anche qui, vedremo, si tratta del famoso cane che si morde la coda – quanto piuttosto di una questione che investe ormai la quotidianità.

Latina è città universitaria e quando i genitori dei ragazzi provenienti da tutta Italia li accompagnano o pianificano di venirli a trovare, spesso, non sanno dove andare a dormire. L’Icot è un ospedale ortopedico divenuto punto di riferimento a livello nazionale e i familiari dei lungodegenti, spesso, non sanno dove andare a dormire. L’indotto del settore chimico-farmaceutico non è da meno: dirigenti, consulenti, informatori e professionisti di altro genere, spesso, non sanno dove andare a dormire. Aziende agricole ed artigiane incontrano tecnici, rappresentanti di commercio, grossi clienti e, spesso, non sanno dove mandarli a dormire. I dati degli ultimi due anni ci dicono, inoltre, che si sta sviluppando un turismo di prossimità ed i turisti del weekend, spesso, non sanno dove andare a dormire. E’ bastato il Festival Internazionale del Circo – che pur essendo un grande evento è comunque un evento di nicchia – per mandare in tilt il sistema ricettivo della città: non si trovava un posto letto libero nel raggio di 20 km.

Torniamo un attimo sulla “questione grandi eventi”. Per poter ospitare grandi eventi, una città, oltre ad avere le infrastrutture (mi vengono in mente il palazzetto dello sport, lo stadio, un hotel con sale meeting per migliaia di persone o un teatro, solo per citarne qualcuna – ma questo è un discorso a parte), deve poter garantire anche un numero minimo di posti letto altrimenti, il grande evento, ce lo possiamo solo sognare. Succede che se non si organizzano grandi eventi non si investe sui posti letto ma se non si investe sui posti letto i grandi eventi non si possono organizzare… Il cane che si morde la coda.

Riusciamo a vedere un’opportunità in tutto questo? Quanti immobili sfitti, inutilizzati o sottoutilizzati ci sono a Latina? Anziché tenerli fermi e subirne il carico fiscale ed i costi di manutenzione, perché non reimmetterli nel mercato e dargli nuova vita?
Tu che stai pensando a come investire i tuoi soldi, perché non valuti di acquistare un immobile da adibire a questo uso? Oggi ci sono dei grossi incentivi anche per le ristrutturazioni (bonus 50%, bonus facciate 90%, bonus 110%) che oltre al vantaggio della rendita che l’immobile produrrà una volta immesso sul mercato delle locazioni, garantiscono anche un notevole vantaggio fiscale.

In prospettiva futura, ci sarà sempre più bisogno di intraprendenza e di iniziative che sappiano cogliere l’attimo. La nostra città, la città di Latina, possiede un grosso potenziale ancora inespresso, basterà attivarci per prendere il volo!

Ricettività censimento e contenitore

lo scorso 7 gennaio ho partecipato ad un interessante incontro dal titolo “It’s sport time”, al circolo cittadino di Latina, organizzato dall’osservatorio per lo sport e per il turismo sportivo, della presidentessa Annalisa Muzio e del segretario generale Matteo Sperduti, che verteva – appunto – sulle opportunità di crescita che lo sport potrebbe fornire alla nostra città.

Gli interventi che hanno stimolato maggiormente la mia riflessione sono stati quelli del sindaco Damiano Coletta, del presidente di fondazione sport City Fabio Pagliara e dell’ex canottiere ed attuale vicesindaco ed assessore allo sport del comune di Sabaudia Alessio Sartori.

Coletta, ha descritto le criticità legate all’opportunità di organizzare a Latina i grandi eventi sportivi. Ospitare un grande evento, ha spiegato il sindaco, comporta l ‘obbligo di garantire un certo tipo di infrastrutture ed un certo numero di posti letto che Latina, per ora, non è ancora in grado di garantire. Di contro, diceva sempre Coletta, se non si organizzano i grandi eventi, nessuno investe in infrastrutture, ne in posti letto ne sulla RICETTIVITÀ. E quindi è un po’ come il cane che si morde la coda…

Pagliara ha detto che anziché pensare ad organizzare i grandi eventi (quelli praticati da pochi e seguiti da molti), sarebbe meglio concentrarsi sull’organizzazione di eventi grandi , cioè di quegli eventi svolti in strada, nei parchi, in spiaggia o al mare che, essendo praticati da molti, amplificano la funzione sociale dello sport ed apportino sensibili miglioramenti alla qualità della vita dei cittadini. L’altra proposta interessante di Pagliara è stata quella di CENSIRE quei luoghi dove già, effettivamente, si pratica sport all’aria aperta e di trattarli alla stregua delle infrastrutture sportive vere e proprie della città.

Sartori invece ha evidenziato come sia importante creare, intorno all’evento sportivo, quello che lui ha chiamato un “CONTENITORE”, ovvero un insieme di attività, curiosità, luoghi e iniziative che facciano si che chi partecipa all’evento non si limiti all’evento fine a se stesso ma si dedichi anche alla scoperta del territorio che lo ha ospitato.

Le hot words sono quindi: RICETTIVITA’, CENSIMENTO e CONTENITORE

Pensare ad un progetto di grande ricettività è sicuramente doveroso ma non si può immaginare di raggiungere l’obbiettivo in tempi brevissimi… Tuttavia, se intanto lavorassimo su una ricettività “leggera”, “flessibile” e “diffusa”: 5 posti letto di qua, 4 di là, 3 di qua, 6 di là da utilizzare per diverse finalità, a seconda dell’esigenza del momento… beh, allora potremmo iniziare a pensare di candidarci ad ospitare eventi grandi – come Pagliara suggeriva.

E come la creiamo questa “ricettività grande”? Beh, per esempio facendo un censimento degli immobili vuoti e dando un incentivo (economico, fiscale…) a chi li mette a disposizione per questi fini… E allora ecco che l’idea diventerebbe più concreta…

Se poi con tutti questi immobili e fra tutte le persone coinvolte creassimo una rete, mettendo a sistema conoscenze e competenze di tutti… ecco che anche il “contenitore” proposto da Sartori sarebbe pian piano riempito.

A me sembra che gli ingredienti ci siano tuttI Vogliamo metterci un po’ di buona volontà e cominciare a lavorarci? Noi ci siamo!

“A Latina il mercato degli affitti è cambiato”. Pubblicata su Latina Oggi e Latina24ore l’intervista a Fausto Nardi.

Latina-24ore – Cambia il mercato degli appartamenti in affitto a Latina. Negli ultimi mesi è stata registrata dalle agenzie immobiliari una notevole carenza di case in affitto residenziale, a lungo termine. Una situazione che si protrae ormai dalla scorsa estate e che a primo impatto potrebbe sembrare anomala, soprattutto per una città come Latina dove domanda e offerta di appartamenti in affitto sono sempre state abbastanza equilibrate.

Un cambiamento che viene analizzato dagli operatori del settore. “Abbiamo effettuato – spiega Fausto Nardi della Latina Agenzia Immobiliare – una rapida analisi di mercato, a cui è seguita una raccolta dati, e dalle quali è scaturito che sta avvenendo uno “spostamento” dell’offerta dal mercato dei classici affitti a lungo termine verso quello degli affitti a studenti universitari e verso quello degli affitti a breve termine (B&b, affittacamere, guest-house o altre soluzioni equivalenti)”.

Il motivo di questo spostamento è sicuramente dovuto alle rendite. Infatti, affittare un immobile per brevi periodi ed in maniera continuativa oppure affittarlo a stanze, fa si che i prezzi siano superiori rispetto a quelli di una locazione classica.

“Da un lato – spiega Fausto Nardi – il basso numero di strutture ricettive presenti in città e dell’altro la crescita continua del polo universitario pontino, ma anche la tipologia di posizioni lavorative offerte dalle aziende locali – che richiedono sempre maggiore mobilità, stanno palesando l’insufficienza di posti letto in città. Se da un lato, però, le locazioni brevi promettono una rendita superiore alle locazioni classiche, dall’altro si complica un po’ la gestione dei rapporti con gli inquilini, che diventa più impegnativa in quanto cambiano spesso. Inoltre, optando per una soluzione di questo tipo, non sempre si può usufruire delle agevolazioni fiscali previste invece per le locazioni a lungo termine e non è detto che sia garantito un turnover continuo”.

Quel che è certo oggi è che c’è una richiesta talmente forte di appartamenti in affitto che, appena ce n’è uno disponibile, gli agenti vengono subissati di richieste di appuntamento, al punto da essere costretti ad organizzare dei veri e propri “open house”, presso l’immobile, che producono immediatamente e contemporaneamente due o tre proposte di locazione.

Il nuovo processo di modulistica

Abbiamo iniziato il 2022 compiendo un altro passo nel nostro processo di dematerializzazione, digitalizzazione e perfezionamento documentale.

La modulistica dei nostri incarichi e delle nostre proposte di vendita e di locazione, che era già stata digitalizzata, è stata ulteriormente aggiornata alle ultime novità normative ed è stata resa di più facile lettura e comprensione con lo scopo di ridurre al minimo l’insorgenza di equivoci e di cattive interpretazioni da parte del cliente.

Riteniamo che dematerializzare e digitalizzare la documentazione sia un processo importantissimo per tutti e per diversi motivi:

  • Permette di liberarsi di kg di carta e aiutare l’ambiente
  • Riduce significativamente i tempi e i costi di archiviazione, non solo da un punto di vista degli spazi ma anche di processo
  • Permette una migliore ricerca all’interno degli archivi, facendo risparmiare tempo nel trovare i documenti e rendendo più semplice e veloce la tracciatura
  • Migliora la trasmissione dei documenti e la comunicazione, permettendo l’invio rapido dei documenti digitali senza costi aggiuntivi per le spese di spedizione

e soprattutto: migliora il grado di soddisfazione dei clienti alleggerendo la burocrazia

Piantumazione dei 40 alberi in occasione dei nostri 40 anni di attività

Siamo davvero felici di aver donato 40 alberi alla città di Latina, in occasione del nostro 40esimo anno di attività.

Abbiamo voluto fare un omaggio alla città come segno di riconoscenza e, con l’occasione, vogliamo lanciare un segnale di sensibilizzazione sui temi della qualità dell’aria, della lotta al riscaldamento globale e della vivibilità dei centri abitati.

Gli alberi piantati in piazzale Prampolini e su viale Vittorio Veneto renderanno Latina più bella e vivibile per tutti.
Ci auguriamo che il nostro gesto ispiri molte altre iniziative simili.

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