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Autore: Fausto Nardi

Agevolazioni prima casa e credito d’imposta

Quando si vende una casa acquistata con le agevolazioni “prima casa” e si decide di comprarne un’altra, uno dei temi più delicati è la tempistica: entro quanto tempo bisogna vendere l’immobile già posseduto per non perdere i benefici fiscali?

L’Interpello n. 297/2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce definitivamente come funziona il passaggio da una casa all’altra dopo la proroga introdotta dalla Legge 207/2024.

Ecco, in modo semplice, cosa cambia e come orientarsi.

La novità del 2024: più tempo per vendere la vecchia casa

La Legge 207/2024 ha esteso da 1 a 2 anni il tempo massimo entro cui vendere l’abitazione già posseduta quando si acquista un nuovo immobile con le agevolazioni “prima casa”.

Significa che oggi puoi:

  • essere proprietario di una casa già acquistata con il beneficio fiscale
  • comprare una nuova abitazione con le agevolazioni
  • e vendere la precedente entro 24 mesi, senza perdere il diritto alla “prima casa” sul nuovo acquisto.

Un’estensione importante, nata per aiutare chi deve gestire tempi di vendita non sempre prevedibili.

Il chiarimento dell’Interpello 297/2025: attenzione al credito d’imposta

La proroga non vale però per tutti i benefici collegati alla “prima casa”.

Con l’Interpello 297/2025, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che:

👉 Il credito d’imposta per il riacquisto della prima casa (art. 7, Legge 448/1998)

matura solo se la vecchia casa viene venduta entro 1 anno dal nuovo acquisto.

Se la vendita avviene:

  • Entro 12 mesi → il credito d’imposta spetta
  • Tra 1 e 2 anni → l’agevolazione “prima casa” resta valida,
    ma non si ha diritto al credito d’imposta
  • Oltre 2 anni → si perdono sia l’agevolazione che il credito d’imposta

L’estensione a due anni, quindi, riguarda solo il mantenimento dell’agevolazione “prima casa”, ma non si applica al credito d’imposta.

Perché questa distinzione è importante

Il credito d’imposta può rappresentare un vantaggio economico significativo, perché permette di recuperare parte delle imposte pagate su un precedente acquisto agevolato.
Sapere che per ottenerlo resta valido il termine di un anno è fondamentale per chi sta pianificando una doppia operazione immobiliare.

Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate evita interpretazioni errate e conferma la necessità di programmare con attenzione i tempi di vendita e di riacquisto.

Cosa significa nella pratica per chi vende e compra casa

Se stai pensando di cambiare abitazione, e la tua casa attuale era stata acquistata con i benefici “prima casa”, ricorda:

✔ Hai 2 anni per vendere la casa precedente e mantenere l’agevolazione sulla nuova

✔ Hai 1 anno per venderla se vuoi ottenere anche il credito d’imposta

✔ È importante programmare con attenzione le operazioni per non perdere i benefici fiscali

Nel mercato immobiliare di Latina, dove spesso vendita e acquisto avvengono in tempi ravvicinati, conoscere bene queste scadenze può fare una grande differenza nella gestione economica dell’operazione.

Conclusione

L’Interpello 297/2025 chiarisce finalmente un aspetto fondamentale della normativa:

  • la proroga a 2 anni si applica solo all’agevolazione “prima casa”;
  • il credito d’imposta, invece, resta legato al termine tradizionale di 1 anno.

Per chi deve vendere e ricomprare, una corretta pianificazione diventa quindi essenziale.
Conoscere in anticipo le regole permette di evitare errori e sfruttare al massimo i vantaggi fiscali disponibili.

Come migliorare il comfort in casa

Aria più sana in casa: cosa sapere e come migliorare il comfort quotidiano

Quando pensiamo alla casa, immaginiamo uno spazio accogliente e funzionale. Un elemento che contribuisce molto al benessere di chi la vive — e che spesso passa inosservato — è la qualità dell’aria interna.
Secondo l’American Lung Association, l’aria dentro casa può essere da 2 a 5 volte più inquinata rispetto a quella esterna, un dato che rende ancora più importante prestare un po’ di attenzione, soprattutto per bambini, anziani e persone con sensibilità respiratorie.

🔎 Da dove arrivano gli inquinanti interni?

Alcune sostanze si formano o si accumulano in modo naturale nella vita domestica. Conoscerle aiuta a gestirle meglio.

  • Formaldeide
    Può essere presente in mobili nuovi, pannelli in legno, colle e vernici. Si riduce nel tempo e migliorano molto con una buona areazione.
  • VOC (Composti Organici Volatili)
    Sono emessi da vernici, detergenti, solventi e materiali appena installati. Dopo piccoli lavori o pulizie più intense basta arieggiare per qualche minuto.
  • Particelle da cottura o polvere
    Derivano da attività quotidiane: cucinare, spolverare, muovere oggetti. Cappe funzionanti e ricambio d’aria regolare aiutano a ridurle.
  • Umidità e muffa
    Si formano facilmente in punti poco ventilati. Tenere sotto controllo l’umidità previene molte situazioni fastidiose.
  • Gas di combustione (come CO e NO₂)
    Legati a caldaie, stufe e piani cottura a gas. Una manutenzione periodica e l’uso della ventilazione aiutano a mantenerli su livelli sicuri.
  • Radon
    Un gas naturale che in alcune aree può entrare dal terreno. Se necessario, si possono effettuare test semplici e non invasivi.

🧩 Piccoli gesti che aiutano ogni giorno

Con abitudini minime e costanti, l’aria in casa migliora sensibilmente:

  • Aprire le finestre ogni giorno per pochi minuti.
  • Arieggiare dopo aver cucinato, verniciato o assemblato mobili nuovi.
  • Usare cappa e ventole nei punti più umidi.
  • Mantenere l’umidità in equilibrio.
  • Scegliere vernici e prodotti a basse emissioni quando possibile.
  • Utilizzare purificatori con filtri HEPA e carboni attivi nelle stanze più vissute.

🏡 Una casa che “respira” è più comoda da vivere

Una buona qualità dell’aria rende gli ambienti più piacevoli e contribuisce alla vivibilità complessiva della casa, un aspetto sempre più apprezzato da chi cerca un immobile. Se stai pensando di vendere o affittare a Latina, migliorare e comunicare questi elementi può fare la differenza.

Novità: Vendere immobili ricevuti in donazione a Latina


Azione di restituzione: il Senato approva la modifica degli articoli 561 e 563 del Codice Civile

(Cosa cambia davvero per chi compra o vende casa a Latina)

Negli ultimi giorni il Senato ha approvato una modifica molto attesa che riguarda le donazioni e i diritti degli eredi. In particolare, è stato rivisto il funzionamento degli articoli 561 e 563 del Codice Civile, due norme che per anni hanno creato incertezze nella compravendita degli immobili di provenienza donativa.

Per chi vive, compra o vende casa a Latina e in provincia, questa novità è davvero importante: può rendere più semplice e sicura la vendita di immobili ricevuti in donazione, un tema che spesso blocca trattative e mutui.


Perché questa modifica è così attesa?

Negli ultimi anni molti acquirenti, soprattutto a Latina e nel Lazio, hanno avuto difficoltà nell’acquistare immobili provenienti da donazione, perché:

  • le banche spesso non concedevano mutui;
  • gli acquirenti temevano che un erede potesse “riprendersi” la casa in futuro;
  • la vendita risultava più lenta e complicata.

La riforma approvata dal Senato nasce proprio per ridurre questi problemi.


Cosa cambia con la nuova legge (spiegato in modo semplice)

1. Più sicurezza per chi compra un immobile che deriva da una donazione

Finora, in caso di contestazioni da parte degli eredi, era possibile che il terzo acquirente rischiasse di dover restituire la casa.

Con la riforma, invece:

👉 non sarà più possibile chiedere la restituzione dell’immobile a chi l’ha comprato in buona fede, cioè prima che ci fosse una contestazione formale.

Al massimo, l’erede potrà rivalersi solo su chi ha ricevuto la donazione, non sul nuovo proprietario.


2. Le ipoteche e i mutui saranno più sicuri

In passato un’ipoteca su un immobile donato poteva diventare inefficace se un erede vinceva un’azione di riduzione.

Ora:

👉 Se una banca concede un mutuo su un immobile donato, la garanzia rimane valida, anche se ci sono future contestazioni.

Questo significa:

  • banche più tranquille
  • mutui più facili da ottenere
  • vendite più veloci

3. La riforma vale solo per le successioni future

La nuova legge si applicherà:

👉 alle successioni aperte dopo l’entrata in vigore della riforma.

Per le situazioni più vecchie rimangono alcune regole precedenti, ma con limiti e condizioni specifiche.


Cosa significa tutto questo per il mercato immobiliare di Latina?

Ecco gli effetti più concreti che vedremo sul territorio:

✔ Più facilità nel vendere immobili di provenienza donativa

A Latina ci sono molti immobili ricevuti in donazione: ora questi immobili diventano più facili da vendere.

✔ Maggiore fiducia da parte degli acquirenti

Chi compra casa, soprattutto giovani coppie che acquistano con mutuo, non rischia più “sorprese” legate ai legittimari.

✔ Procedure più rapide per venditori e agenzie

La verifica dei documenti sarà più semplice e le trattative potranno concludersi prima.

✔ Maggiore apertura del mercato

Immobili che prima erano difficili da collocare ora diventano appetibili, anche nelle zone più richieste di Latina


Consigli pratici per chi deve comprare o vendere casa a Latina

Ecco alcune indicazioni utili che puoi dare ai tuoi clienti:

1. Chiedere sempre la provenienza dell’immobile

Se è stato donato, oggi la gestione è più semplice ma resta importante controllare la documentazione.

2. Informare la banca fin da subito

Con la nuova norma, i mutui su immobili donati diventano più sicuri e più facilmente ottenibili.

3. Valutare i tempi della successione

Se la successione è recente, la nuova norma offre maggiori tutele.

4. Affidarsi sempre a un professionista

Il notaio o l’agenzia immobiliare possono verificare i dettagli e spiegare caso per caso come si applicano le nuove regole.


Conclusione

La riforma degli articoli 561 e 563 del Codice Civile rappresenta una svolta importante per il mercato immobiliare italiano e, in particolare, per quello della città di Latina.

Più sicurezza, meno rischi, più facilità nelle compravendite: un passo avanti che permetterà a tanti proprietari di vendere con serenità e a tanti acquirenti di acquistare senza dubbi o timori.

Le 3 grandi novità nella Legge di Bilancio 2026

La Legge di Bilancio 2026, attualmente al vaglio del Parlamento, si preannuncia come un vero e proprio spartiacque per il settore immobiliare italiano. La manovra tocca punti cruciali come i sussidi per le ristrutturazioni, la tassazione degli affitti brevi e le regole per l’accesso alle agevolazioni tramite l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

Ecco un’analisi dettagliata di cosa cambia davvero per famiglie, proprietari e investitori.

1. Il Futuro dei Bonus Casa: proroghe sostenibili e addii eccellenti

Il Governo sta cercando un equilibrio tra il supporto al settore edilizio e la razionalizzazione della spesa pubblica.

Proroghe Confermate

La buona notizia riguarda l’estensione di due misure ormai considerate pilastri per il supporto alla casa:

  • Detrazione 50% Ristrutturazioni: Viene prorogata per tutto il 2026 la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione edilizia.
  • Bonus Mobili: Resta in vigore anche l’incentivo per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati agli immobili oggetto di ristrutturazione.

Queste misure, sebbene meno generose del passato, sono pensate per sostenere la riqualificazione degli immobili in modo più sostenibile per le casse dello Stato.

Superbonus: La versione originale va in pensione

In linea con l’intento di rendere il sistema degli incentivi più stabile e meno oneroso, il Superbonus 110% non sarà prorogato nella sua forma originaria. Questo segna la fine di un’era per gli incentivi edilizi e spinge il settore verso una fase di riassestamento.

2. Affitti Brevi: la nuova stretta fiscale

Uno degli argomenti più discussi della manovra è la stretta sugli affitti brevi, una mossa che mira a contrastare la scarsità di alloggi nelle grandi città e ad aumentare il gettito fiscale.

Cedolare Secca Aumentata

La Legge di Bilancio prevede l’aumento dell’aliquota della Cedolare Secca dal 21% al 26% per i redditi derivanti da affitti brevi gestiti tramite piattaforme online (come Airbnb o Booking).

  • Eccezione: L’aliquota rimarrà al 21\% solo per chi gestisce direttamente il proprio immobile, una minoranza assoluta del mercato.

Questa modifica, che entrerà in vigore dal 2026, ha scatenato un forte dibattito. L’obiettivo dichiarato del Ministero dell’Economia è ottenere un gettito aggiuntivo e incentivare la messa a disposizione di alloggi a lungo termine. Tuttavia, associazioni di settore e piccoli proprietari la definiscono una “tassa punitiva”, promettendo battaglia in Parlamento.

3. ISEE 2026: una svolta per i proprietari a basso reddito

Una novità di grande impatto sociale riguarda la revisione del calcolo ISEE, l’indicatore fondamentale per l’accesso a sussidi e prestazioni sociali.

La casa di proprietà non pesa più

A partire dal 2026, l’abitazione principale non sarà più considerata nel calcolo del patrimonio immobiliare, a condizione che il suo valore non superi una soglia predeterminata di 91.500 euro.

Questa è una modifica significativa, pensata per:

  • Favorire le famiglie: Supportare i nuclei familiari, specialmente quelli con redditi medio-bassi, che possiedono la casa di abitazione.
  • Rendere l’ISEE più equo: Svincolare parzialmente l’accesso agli aiuti dal semplice possesso dell’immobile in cui si vive.

Inoltre, la scala di equivalenza che incide sul calcolo dell’ISEE verrà rivista al rialzo per i nuclei con più figli, con l’obiettivo di rendere l’indicatore più vantaggioso per le famiglie numerose.

Conclusioni e prossimi passi

La Legge di Bilancio 2026 conferma la casa come un elemento centrale della politica economica italiana. Introduce elementi di maggiore selettività: famiglie con figli e proprietari di prima casa potrebbero trarre benefici concreti (grazie all’ISEE e ai bonus), mentre gli investitori nelle locazioni brevi si troveranno di fronte a un regime fiscale meno favorevole.

Come e perché i tassi di interesse influenzano il mercato immobiliare di Latina

La Banca Centrale Europea (BCE) ha un ruolo fondamentale nel determinare i tassi di interesse nell’area euro. Ma perché interviene sui tassi? E come queste decisioni influenzano chi compra o vende casa? Scopriamolo insieme.

Perché la BCE modifica i tassi di interesse?

L’obiettivo principale della BCE è mantenere la stabilità dei prezzi, ossia un’inflazione attorno al 2%. Per raggiungere questo scopo:

  • Quando l’inflazione è troppo alta, la BCE aumenta i tassi di interesse. Questo rende i prestiti più costosi e rallenta la domanda di beni e servizi, contribuendo a frenare l’aumento dei prezzi.
  • Quando l’economia è debole o l’inflazione è troppo bassa, la BCE abbassa i tassi. In questo modo, i prestiti diventano più economici, incentivando famiglie e imprese a spendere e investire.

L’effetto dei tassi sul mercato immobiliare

Le decisioni della BCE hanno un impatto diretto sul costo dei mutui, influenzando il mercato immobiliare:

Quando i tassi aumentano

  • I mutui diventano più costosi, con rate mensili più alte.
  • Le famiglie tendono a chiedere meno prestiti o a ridurre il budget per l’acquisto di una casa.
  • La domanda di immobili diminuisce, il che può portare a una riduzione dei prezzi delle case.

Quando i tassi diminuiscono

  • I mutui sono più accessibili, grazie a interessi più bassi.
  • Più persone possono permettersi di comprare casa, facendo aumentare la domanda.
  • La maggiore competizione tra acquirenti può far salire i prezzi degli immobili.

Cosa significa tutto questo per chi vuole comprare o vendere casa?

  • Per chi compra: Con tassi bassi, è più facile accendere un mutuo a condizioni vantaggiose, ma i prezzi delle case potrebbero essere più alti.
  • Per chi vende: In un periodo di tassi alti, è importante proporre il proprio immobile a un prezzo competitivo per attrarre acquirenti.

In sintesi

Le decisioni della BCE sui tassi di interesse sono un potente strumento per controllare l’economia e hanno un impatto significativo sul mercato immobiliare. Che tu voglia comprare o vendere casa, tenere d’occhio i tassi e i loro effetti è fondamentale per prendere decisioni informate.

Per orientarti in un mercato in continua evoluzione, affidati a professionisti del settore che possono aiutarti a cogliere le opportunità migliori!

Quali sono i costi per l’acquisto di una casa a Latina

I costi accessori al prezzo di acquisto di un immobile sono spesso trascurati dai compratori, ma possono incidere significativamente sul budget complessivo. Ecco una panoramica dei principali:

Prima di tutto, ci sono le imposte sull’acquisto: l’imposta di registro per le compravendite tra privati o l’IVA se si acquista da un’impresa. 

Seguono le spese notarili, sia per l’atto di compravendita che, in caso di mutuo, per l’atto ipotecario. 

Infine, sempre in caso di mutuo, sul fronte banca vanno considerati: la commissione di istruttoria, il costo per la perizia dell’immobile, lassicurazione scoppio e incendio obbligatoria e l’imposta sostitutiva. 

Conoscere questi costi accessori ti permette di fare una scelta più consapevole e in linea con il tuo budget ma anche di evitare sorprese. Ed è proprio per questo che non ho menzionato tra i costi la provvigione per l’agenzia immobiliare che invece devi considerare come un investimento volto a far si che tutto vada per il meglio!

Trovare casa in affitto a Latina

Se stai cercando casa in affitto, ti starai sicuramente rendendo conto di quanto sia complesso, al momento, riuscire a trovarne di disponibili. La verità è che c’è un richiesta “folle” a fronte di un’offerta pari quasi a zero. 

Non ti nascondo che anche noi siamo in grande difficoltà nel gestire i malumori dei nostri clienti quando, solo poche ore dopo avergli detto che un appartamento è tornato disponibile, dobbiamo comunicargli che è già stato affittato. 

Quello che posso fare per ridurre al minimo la possibilità che tu possa vivere, o rivivere un’esperienza di questo tipo, è darti alcuni utili consigli.

AUTORIZZACI AD INSERIRE I TUOI CONTATTI IN BANCA DATI:

Quando un immobile torna disponibile, prima ancora di metterlo in pubblicità inviamo un messaggio a tutti i clienti già registrati nella nostra banca dati, dando loro la precedenza per un’eventuale appuntamento di visita. 

FATTI PREQUALIFICARE:

I proprietari di casa ci comunicano una serie di requisiti che il loro inquilino ideale deve soddisfare. E’ importante, quindi, che tu ci fornisca il maggior numero possibile di informazioni relative al tuo lavoro, alle garanzie che puoi fornire, al numero dei componenti del tuo nucleo familiare, alla durata del contratto, ecc… così possiamo essere più diretti nel proporti un immobile piuttosto che un altro.

SII TEMPESTIVO NEL FISSARE L’APPUNTAMENTO DI VISITA:

E’ importante che tu sia tempestivo nel prendere la decisione di andare a visitare l’immobile perché la concorrenza, come ti dicevo, è molto elevata. Solo per darti qualche numero: ad oggi, nella nostra banca dati, abbiamo 104 richieste di bilocali arredati in affitto. 

TIENI SEMPRE A PORTATA DI MANO I DOCUMENTI NECESSARI:

I documenti necessari all’affitto di una casa sono quelli d’identità e quelli che attestano i tuoi redditi. Fai in modo di averli sempre a portata di mano e che siano sempre aggiornati. L’ideale sarebbe se ce li fornissi addirittura prima di venire a visionare l’immobile. 

SII TEMPESTIVO NELLA CHIUSURA

Se vedi una casa che ti piace, non avere esitazioni a sottoscrivere una proposta di locazione. Rimandare la decisione anche solo al giorno successivo potrebbe significare perdere la possibilità di aggiudicartela.

Come stabilire il giusto prezzo di vendita di casa a Latina

Se stai cercando di vendere casa, uno degli errori più comuni e dannosi che puoi commettere è fissare un prezzo troppo alto. Un immobile fuori prezzo può restare sul mercato per mesi, attirando poca attenzione o addirittura nessun interesse. Questo ti porterà nel tempo a fare continui ribassi che daranno una percezione negativa della tua proprietà, insinuando il sospetto che ci sia qualcosa che non va. 

Conseguenza ancor più grave è che i potenziali acquirenti potrebbero orientarsi verso altre offerte più competitive, e nel frattempo, il tuo immobile perderà ulteriore valore. 

Ricorda, che un prezzo realistico non solo ti aiuta a vendere più velocemente, ma spesso evita lunghe negoziazioni e continue svalutazioni. 

Ottenere una valutazione professionale ti aiuta a trovare il giusto equilibrio e a chiudere la vendita nel minor tempo possibile e alle migliori condizioni.

Vendere casa a Latina: la provvigione dell’agenzia immobiliare

Quando un venditore sceglie di affidarsi a un agente immobiliare, non sta solo pagando per un servizio, ma sta entrando in una vera e propria partnership, in cui entrambe le parti condividono un obiettivo comune: concludere la vendita alle migliori condizioni.

A differenza di altre spese che richiedono un pagamento anticipato o una quota fissa, la provvigione si paga in percentuale e solo se la vendita si conclude con successo. Questo significa che l’agente immobiliare si assume un rischio significativo insieme al venditore: investe tempo, risorse e competenze nel progetto di vendita, ma verrà ricompensato solo quando anche il venditore avrà ottenuto il risultato desiderato.

L’agente immobiliare non è quindi solo un fornitore, ma un vero partner che ha tutto l’interesse a massimizzare il valore dell’immobile e a portare a termine la vendita in tempi adeguati.

Grazie a questa impostazione, la provvigione non è un semplice costo, ma un investimento mirato a garantire che tutte le risorse e le strategie vengano messe in campo per ottenere il miglior risultato. 

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