0773 17 40 743 | WhatsApp | In questo momento siamo chiusi. Apriamo alle ore 08:30.
Piazzale Prampolini 38, Latina
0773 17 40 743
info@lai.it

Autore: LAI

È online il nuovo sito web!

Finalmente è on-line il nostro nuovo sito web, con una veste grafica aggiornata e con tante nuove funzionalità.

Tra le tante novità, la sezione News, che contiene curiosità, notizie di settore ed articoli specifici del nostro mercato di riferimento: il mercato immobiliare di Latina.

Inoltre, accedendo alla sezione “valuta il tuo immobile”, sarà possibile conoscere il valore dalla propria casa sulla base di dati reali relativi alle ultime compravendite avvenute.

È stata anche introdotta la possibilità di fare domande “pubbliche” sugli immobili presenti sul sito, nonché domande di carattere generale che, se ritenute di interesse comune, verranno pubblicate tra le FAQ (altra novità del sito).

C’è poi il blog e la possibilità di richiedere un appuntamento direttamente on-line. Infine, per rimanere sempre aggiornati, abbiamo previsto la possibilità di iscriversi alla newsletter.

Insomma, abbiamo cercato di renderne il più possibile gradevole la fruibilità e continueremo, come nostro solito, a migliorarci sempre. Buona navigazione!

La città dei 15 minuti

Un modello, che arriva da Parigi, di città sostenibile proposto dall’urbanista franco-colombiano della Sorbona Carlos Moreno e che prevede di riorganizzare gli spazi urbani in modo che il cittadino possa trovare entro 15 minuti a piedi o in bicicletta da casa tutto quello di cui ha bisogno: lavoro (anche in co-working), negozi, strutture sanitarie, scuole, impianti sportivi, spazi culturali, bar e ristoranti, luoghi di aggregazione, ecc…

La “Città dei 15 minuti” è una maniera virtuosa di pianificare le città, volta a ridurre l’uso delle automobili e dei mezzi pubblici e quindi anche il traffico e l’inquinamento, valorizzando ogni quartiere ed accorciando il gap tra la maggiore efficienza del centro e i disservizi delle periferie.

Già il D.M. 1444 del 1968 stabiliva, oltre cinquant’anni fa, che la costruzione di alloggi deve essere accompagnata dalla realizzazione di un certo numero di servizi: verde, sport, uffici ecc. Di fatto la maggior parte dei quartieri realizzati da allora ha tentato una piena integrazione fra questi aspetti anche se, gran parte di quegli spazi sono, ad oggi, spesso inutilizzati se non addirittura abbandonati.
Di recente, e soprattutto dopo la pandemia, sono tanti i luoghi urbani in giro per l’Italia e per il mondo ad essersi confrontati con l’idea della “città dei 15 minuti”.

Tra i benefici, vi sarebbero quelli di una migliore qualità della vita grazie al tempo che si risparmia negli spostamenti e alla maggiore funzionalità dello spazio urbano in cui si vive, che riduce lo stress e incoraggia il movimento. Un altro punto a favore della città dei 15 minuti è quello di promuovere un maggior senso di prossimità e comunità, entrambi riscoperti forzatamente in tempi di pandemia, ma che appaiono sempre di più un patrimonio del quale volersi appropriare in pianta stabile, sfruttando al massimo anche le opportunità offerte in tal senso dalla tecnologia. La parola d’ordine è quindi «riappropriazione» da parte degli abitanti delle aree dismesse, delle piazze e delle strade, normalmente tappezzate di macchine.

«Una città in cui alla prossimità funzionale ne corrisponda una relazionale, grazie a cui le persone abbiano più opportunità di incontrarsi, sostenersi a vicenda, avere cura reciproca e dell’ambiente, collaborare per raggiungere assieme degli obiettivi», spiega Carlos Moreno.

Per capire che cosa intende l’urbanista, bisogna ricordare che le città che abbiamo ereditato dal Novecento devono la loro struttura all’idea di efficienza attraverso la specializzazione: quartieri dove abitare, quartieri per gli uffici, quartieri per il divertimento. Quel modello, nato dall’esigenza ottocentesca di separare le fabbriche insalubri dalle abitazioni, ha portato a uno stile di vita in cui si passano ore in auto, mentre la dispersione nello spazio delle nostre attività ha accentuato l’individualismo e ridotto la comunità. Quello sforzo di efficienza ha prodotto un costo ambientale e sociale sempre meno sostenibile. «Per essere messa in pratica, la città dei 15 minuti richiede un profondo cambiamento culturale e una forte volontà politica — conclude Moreno —: occorre rompere con una visione di città suddivisa in sezioni specializzate e operare per una radicale riorganizzazione delle infrastrutture esistenti e delle forme di governance». Per arrivarci, però, bisogna cambiare le abitudini dei cittadini. Non sarà facile.

Il processo, quindi, deve partire dal basso: dai cittadini. Concludiamo con un quesito: la città del quarto d’ora applicata a Latina può funzionare? Sarebbe molto interessante aprire un dibattito.

Riqualificazione del quartiere Nicolosi di Latina

Il quartiere Nicolosi è uno dei quartieri potenzialmente più belli della nostra città e senza dubbio il più interessante dal punto di vista urbanistico. Il fatto che finalmente ci sia un principio di volontà politica di riqualificarlo, da parte della Regione Lazio, fa ben sperare. Rilanciando le considerazioni di Marco Fioravante – presidente di Ater Latina – affermiamo con convinzione che un quartiere è fatto principalmente dalle persone che ci vivono e che lo frequentano.

Questo segnale di cambiamento di rotta, quindi, contribuirà senz’altro a rivitalizzare il Nicolosi. Se poi si trovasse un modo per incentivare anche i proprietari privati – magari prevedendo delle agevolazioni fiscali – a remare nella stessa direzione, in pochi anni, complici anche i finanziamenti del PNRR, avremmo compiuto un intervento di rigenerazione urbana che diventerà un caso di studio a livello quanto meno nazionale.

Latina città universitaria

Latina è una città universitaria e, come tale, è destinata ad ospitare giovani provenienti da tutta Italia, e non solo. Dobbiamo prenderne atto e farcene una ragione!
I giovani, animati dall’entusiasmo e dalla speranza che solo l’Università sa dare, arrivano a Latina accompagnati dalle famiglie, a volte dagli amici… E cosa trovano?
Il primo impatto è importante e spesso è determinante ai fini della formazione delle idee e dei giudizi che una persona si fa nei confronti di un’altra o rispetto al contesto in cui arriva. Diceva Oscar Wilde che “non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione”. Hai mai pensato all’effetto che ti fa, arrivare per la prima volta in una città e trovarla pulita, curata, ordinata, verde, organizzata?

Poi, quegli stessi giovani, iniziano a vivere la città, a frequentarne gli ambienti, i luoghi, le persone. E nei week-end tornano a casa, ciascuno nella propria città; incontrano le famiglie e gli amici, ed immagino che parlino e si confrontino sulle esperienze vissute a Latina… E cosa dicono?
La qualità della vita di una città è – e sarà sempre più – l’elemento discriminante tra il restare e l’andare via, tra il consigliarla come città in cui vivere-studiare-lavorare-investire e il boicottarla, tra l’invitare altri a venire e il non vedere l’ora di scappare. Che effetto ti fa, arrivare per la prima volta in una città, per lavoro o anche solo per svago, e riuscire a trovare rapidamente una sistemazione comoda ed ospitale, essere accolto con garbo e con rispetto, ricevere risposte gentili e cortesi ai tuoi quesiti?

Riusciamo a vedere un’opportunità in tutto questo? Riusciamo a capire che dobbiamo essere noi, cittadini di Latina, i primi a cambiare le cose e a far si che la nostra città esprima il meglio che possa esprimere e torni ad essere un fiore all’occhiello della nazione?

Per fare una prima buona impressione è opportuno, innanzi tutto, che la città sia pulita e ordinata. Se non lo è, la colpa è di chi non pulisce o di chi sporca? Dove butti il mozzicone di sigaretta quando hai finito di fumare? Dove butti il pacchetto quando è vuoto? Dove butti la cartaccia quando hai mangiato l’ultimo boccone? Dove e come butti la spazzatura che produci? In che stato lasci il marciapiede di fronte casa tua o quello di fronte al tuo locale o al tuo negozio o al tuo ufficio?
Hai mai pensato al fatto che basterebbero un po’ di attenzione in più e cinque minuti al giorno, mezz’ora a settimana, per prendere scopa e paletta e dare una pulita?

Poi si deve puntare molto sull’accoglienza. Se il genitore di una ragazza o di un ragazzo – vivendo a centinaia di chilometri di distanza – sapesse che la figlia o il figlio vivono in un contesto salubre, sicuro, confortevole ed attrezzato a soddisfare le esigenze primarie, affronterebbe la lontananza più serenamente, e penserebbe a Latina con sentimento positivo. Anche l’impegno economico (non trascurabile) che sostiene, apparirebbe più lieve o se non altro meglio giustificato.
E allora non ti sembra sensato che, per esempio, si destinassero gli immobili sfitti ad ospitare gli studenti? Non sarebbe opportuno che gli appartamenti in cui ospitiamo questi ragazzi fossero resi funzionali ad un giovane, arredati in maniera giovanile, dotati di qualche comfort in più a fronte di un prezzo commisurato allo standard fornito? Se tua figlia o tuo figlio vivesse in un’altra città, non saresti più tranquillo se sapessi che può contare su un proprietario di casa comprensivo, umano, gentile, disponibile, rassicurante e di supporto?

Inoltre questi giovani devono poter mangiare, vestirsi e spostarsi a prezzi accessibili; devono poter trovare persone con le quali socializzare, confrontarsi ed integrarsi… Insomma, è necessario che per primi noi, cittadini di Latina, ci attiviamo per colmare questo “gap culturale” mettendoci a disposizione e tirando fuori idee nuove per far si che l’Università si radichi nel nostro tessuto sociale e diventi davvero una risorsa di ampio respiro.

“La storia è un fatto collettivo. Non si fa da sola, la facciamo tutti insieme. E ognuno deve fare la sua parte.” (cit. Antonio Pennacchi)

 

L’immobile del futuro… stay tuned!

Anche l’immobiliare si proietta verso un futuro tecnologico e la pandemia dovuta al covid 19 ha sicuramente dato una forte accelerata a questo processo evolutivo. E’ bene quindi cominciare a familiarizzare con il nuovo lessico e con le tecnologie che potrebbero – a breve – rivoluzionare il settore digitalizzandone e velocizzandone le procedure e rendendo più sicure le transazioni.

Le nuove tecnologie, inoltre, amplieranno il ventaglio delle opportunità a disposizione degli attori coinvolti nel mercato degli immobili: blockchain, smart contract, utilizzo di cripto valute, notarizzazione e automazione, tokenizzazione degli immobili sono solo alcuni esempi… Stay tuned!

Gunter Pauli: sette flussi importanti che dovrebbero essere integrati in ogni progetto

Voglio condividere alcuni spunti che ho tratto dal libro “Blue economy 3.0” di Gunter Pauli in cui c’è anche un interessante capitolo dedicato agli immobili.

La maggior parte di noi passa gran parte del proprio tempo in luoghi chiusi: dormiamo circa otto ore e ne passiamo altre otto a lavoro o a scuola e quindi gli edifici ci ospitano per i due terzi delle nostre vite dovrebbero essere progettati per garantirci salute e sicurezza. La cosa interessante è che per giudicare salubre un ambiente, la chiave sta nel pH di quell’ambiente.

Tutti gli ecosistemi prosperano in ambienti alcalini, che hanno cioè un Ph medio-alto. L’oceano, per esempio, che è la culla della vita sulla Terra, ha un pH pari a 8,2.

Il problema è che buona parte degli ambienti in cui viviamo, sia al chiuso sia all’aperto, hanno raggiunto livelli di acidità molto elevati a causa dell’uso eccessivo di combustibili fossili e l’enorme volume di anidride carbonica che pompiamo nell’atmosfera ogni giorno.

Questo è altamente nocivo per il nostro organismo. Il nostro intestino, per esempio, che è un elemento molto importante de nostro sistema immunitario ed è il luogo dove le sostanze nutritive vengono assorbite e messe a disposizione del sangue che poi le trasporta agli organi e ai tessuti, Per funzionare al meglio, ha bisogno di mantenere un pH alcalino. Allo stesso modo, dovrebbe essere alcalina anche l’aria nelle nostre camere da letto, visto che sono il luogo dove il nostro corpo si rigenera grazie al sonno.

E allora gli edifici non possono continuare ad essere visti come semplici strutture statiche atte a soddisfare determinate esigenze funzionali e a sottostare ai piani regolatori locali.

Gunter Pauli sostiene che ci sono sette flussi importanti che dovrebbero essere integrati in ogni progetto: aria, luce, acqua, energia, suono, materia e persone. Ciascuno di questi flussi influenza l’equilibrio che crea le condizioni vitali in cui ognuno di noi può sopravvivere e stare bene, e ha come principio motore il miglioramento della vita.

La sfida diventa così trovare il modo di intrecciare una serie di parametri in modo da riuscire a progettare rispettando tali flussi, ispirandoci agli ecosistemi che da centinaia di migliaia di anni sfruttano la fisica e le materie prime che hanno a disposizione per soddisfare le esigenze fondamentali e per promuovere l’efficienza e la diversità.

Dobbiamo capire, quindi, come progettare spazi fisici che siano piacevoli in termini estetici e che mantengano un pH adeguato al loro interno, permettendo ai sette flussi di interagire.

Se riuscissimo a creare un modello che tenga in considerazione questi flussi, secondo Pauli, raggiungeremmo un alto livello di benessere e la struttura risultante sarebbe perfettamente sostenibile ed in armonia con l’ambiente circostante, senza né grande sforzo né maggiore spesa. E spazi così progettati migliorerebbero le condizioni di vita di tutti noi.

Spero che questi spunti ispirino degli approfondimenti. Intanto vi ringrazio e vi saluto.

La ricettività a breve termine a Latina

A Latina c’è carenza di ricettività a breve termine, questo è assodato. E non si tratta di un problema limitato ai grandi eventi – che vengono ospitati di rado; ma anche qui, vedremo, si tratta del famoso cane che si morde la coda – quanto piuttosto di una questione che investe ormai la quotidianità.

Latina è città universitaria e quando i genitori dei ragazzi provenienti da tutta Italia li accompagnano o pianificano di venirli a trovare, spesso, non sanno dove andare a dormire. L’Icot è un ospedale ortopedico divenuto punto di riferimento a livello nazionale e i familiari dei lungodegenti, spesso, non sanno dove andare a dormire. L’indotto del settore chimico-farmaceutico non è da meno: dirigenti, consulenti, informatori e professionisti di altro genere, spesso, non sanno dove andare a dormire. Aziende agricole ed artigiane incontrano tecnici, rappresentanti di commercio, grossi clienti e, spesso, non sanno dove mandarli a dormire. I dati degli ultimi due anni ci dicono, inoltre, che si sta sviluppando un turismo di prossimità ed i turisti del weekend, spesso, non sanno dove andare a dormire. E’ bastato il Festival Internazionale del Circo – che pur essendo un grande evento è comunque un evento di nicchia – per mandare in tilt il sistema ricettivo della città: non si trovava un posto letto libero nel raggio di 20 km.

Torniamo un attimo sulla “questione grandi eventi”. Per poter ospitare grandi eventi, una città, oltre ad avere le infrastrutture (mi vengono in mente il palazzetto dello sport, lo stadio, un hotel con sale meeting per migliaia di persone o un teatro, solo per citarne qualcuna – ma questo è un discorso a parte), deve poter garantire anche un numero minimo di posti letto altrimenti, il grande evento, ce lo possiamo solo sognare. Succede che se non si organizzano grandi eventi non si investe sui posti letto ma se non si investe sui posti letto i grandi eventi non si possono organizzare… Il cane che si morde la coda.

Riusciamo a vedere un’opportunità in tutto questo? Quanti immobili sfitti, inutilizzati o sottoutilizzati ci sono a Latina? Anziché tenerli fermi e subirne il carico fiscale ed i costi di manutenzione, perché non reimmetterli nel mercato e dargli nuova vita?
Tu che stai pensando a come investire i tuoi soldi, perché non valuti di acquistare un immobile da adibire a questo uso? Oggi ci sono dei grossi incentivi anche per le ristrutturazioni (bonus 50%, bonus facciate 90%, bonus 110%) che oltre al vantaggio della rendita che l’immobile produrrà una volta immesso sul mercato delle locazioni, garantiscono anche un notevole vantaggio fiscale.

In prospettiva futura, ci sarà sempre più bisogno di intraprendenza e di iniziative che sappiano cogliere l’attimo. La nostra città, la città di Latina, possiede un grosso potenziale ancora inespresso, basterà attivarci per prendere il volo!

Ricettività censimento e contenitore

lo scorso 7 gennaio ho partecipato ad un interessante incontro dal titolo “It’s sport time”, al circolo cittadino di Latina, organizzato dall’osservatorio per lo sport e per il turismo sportivo, della presidentessa Annalisa Muzio e del segretario generale Matteo Sperduti, che verteva – appunto – sulle opportunità di crescita che lo sport potrebbe fornire alla nostra città.

Gli interventi che hanno stimolato maggiormente la mia riflessione sono stati quelli del sindaco Damiano Coletta, del presidente di fondazione sport City Fabio Pagliara e dell’ex canottiere ed attuale vicesindaco ed assessore allo sport del comune di Sabaudia Alessio Sartori.

Coletta, ha descritto le criticità legate all’opportunità di organizzare a Latina i grandi eventi sportivi. Ospitare un grande evento, ha spiegato il sindaco, comporta l ‘obbligo di garantire un certo tipo di infrastrutture ed un certo numero di posti letto che Latina, per ora, non è ancora in grado di garantire. Di contro, diceva sempre Coletta, se non si organizzano i grandi eventi, nessuno investe in infrastrutture, ne in posti letto ne sulla RICETTIVITÀ. E quindi è un po’ come il cane che si morde la coda…

Pagliara ha detto che anziché pensare ad organizzare i grandi eventi (quelli praticati da pochi e seguiti da molti), sarebbe meglio concentrarsi sull’organizzazione di eventi grandi , cioè di quegli eventi svolti in strada, nei parchi, in spiaggia o al mare che, essendo praticati da molti, amplificano la funzione sociale dello sport ed apportino sensibili miglioramenti alla qualità della vita dei cittadini. L’altra proposta interessante di Pagliara è stata quella di CENSIRE quei luoghi dove già, effettivamente, si pratica sport all’aria aperta e di trattarli alla stregua delle infrastrutture sportive vere e proprie della città.

Sartori invece ha evidenziato come sia importante creare, intorno all’evento sportivo, quello che lui ha chiamato un “CONTENITORE”, ovvero un insieme di attività, curiosità, luoghi e iniziative che facciano si che chi partecipa all’evento non si limiti all’evento fine a se stesso ma si dedichi anche alla scoperta del territorio che lo ha ospitato.

Le hot words sono quindi: RICETTIVITA’, CENSIMENTO e CONTENITORE

Pensare ad un progetto di grande ricettività è sicuramente doveroso ma non si può immaginare di raggiungere l’obbiettivo in tempi brevissimi… Tuttavia, se intanto lavorassimo su una ricettività “leggera”, “flessibile” e “diffusa”: 5 posti letto di qua, 4 di là, 3 di qua, 6 di là da utilizzare per diverse finalità, a seconda dell’esigenza del momento… beh, allora potremmo iniziare a pensare di candidarci ad ospitare eventi grandi – come Pagliara suggeriva.

E come la creiamo questa “ricettività grande”? Beh, per esempio facendo un censimento degli immobili vuoti e dando un incentivo (economico, fiscale…) a chi li mette a disposizione per questi fini… E allora ecco che l’idea diventerebbe più concreta…

Se poi con tutti questi immobili e fra tutte le persone coinvolte creassimo una rete, mettendo a sistema conoscenze e competenze di tutti… ecco che anche il “contenitore” proposto da Sartori sarebbe pian piano riempito.

A me sembra che gli ingredienti ci siano tuttI Vogliamo metterci un po’ di buona volontà e cominciare a lavorarci? Noi ci siamo!

“A Latina il mercato degli affitti è cambiato”. Pubblicata su Latina Oggi e Latina24ore l’intervista a Fausto Nardi.

Latina-24ore – Cambia il mercato degli appartamenti in affitto a Latina. Negli ultimi mesi è stata registrata dalle agenzie immobiliari una notevole carenza di case in affitto residenziale, a lungo termine. Una situazione che si protrae ormai dalla scorsa estate e che a primo impatto potrebbe sembrare anomala, soprattutto per una città come Latina dove domanda e offerta di appartamenti in affitto sono sempre state abbastanza equilibrate.

Un cambiamento che viene analizzato dagli operatori del settore. “Abbiamo effettuato – spiega Fausto Nardi della Latina Agenzia Immobiliare – una rapida analisi di mercato, a cui è seguita una raccolta dati, e dalle quali è scaturito che sta avvenendo uno “spostamento” dell’offerta dal mercato dei classici affitti a lungo termine verso quello degli affitti a studenti universitari e verso quello degli affitti a breve termine (B&b, affittacamere, guest-house o altre soluzioni equivalenti)”.

Il motivo di questo spostamento è sicuramente dovuto alle rendite. Infatti, affittare un immobile per brevi periodi ed in maniera continuativa oppure affittarlo a stanze, fa si che i prezzi siano superiori rispetto a quelli di una locazione classica.

“Da un lato – spiega Fausto Nardi – il basso numero di strutture ricettive presenti in città e dell’altro la crescita continua del polo universitario pontino, ma anche la tipologia di posizioni lavorative offerte dalle aziende locali – che richiedono sempre maggiore mobilità, stanno palesando l’insufficienza di posti letto in città. Se da un lato, però, le locazioni brevi promettono una rendita superiore alle locazioni classiche, dall’altro si complica un po’ la gestione dei rapporti con gli inquilini, che diventa più impegnativa in quanto cambiano spesso. Inoltre, optando per una soluzione di questo tipo, non sempre si può usufruire delle agevolazioni fiscali previste invece per le locazioni a lungo termine e non è detto che sia garantito un turnover continuo”.

Quel che è certo oggi è che c’è una richiesta talmente forte di appartamenti in affitto che, appena ce n’è uno disponibile, gli agenti vengono subissati di richieste di appuntamento, al punto da essere costretti ad organizzare dei veri e propri “open house”, presso l’immobile, che producono immediatamente e contemporaneamente due o tre proposte di locazione.

Il nuovo processo di modulistica

Abbiamo iniziato il 2022 compiendo un altro passo nel nostro processo di dematerializzazione, digitalizzazione e perfezionamento documentale.

La modulistica dei nostri incarichi e delle nostre proposte di vendita e di locazione, che era già stata digitalizzata, è stata ulteriormente aggiornata alle ultime novità normative ed è stata resa di più facile lettura e comprensione con lo scopo di ridurre al minimo l’insorgenza di equivoci e di cattive interpretazioni da parte del cliente.

Riteniamo che dematerializzare e digitalizzare la documentazione sia un processo importantissimo per tutti e per diversi motivi:

  • Permette di liberarsi di kg di carta e aiutare l’ambiente
  • Riduce significativamente i tempi e i costi di archiviazione, non solo da un punto di vista degli spazi ma anche di processo
  • Permette una migliore ricerca all’interno degli archivi, facendo risparmiare tempo nel trovare i documenti e rendendo più semplice e veloce la tracciatura
  • Migliora la trasmissione dei documenti e la comunicazione, permettendo l’invio rapido dei documenti digitali senza costi aggiuntivi per le spese di spedizione

e soprattutto: migliora il grado di soddisfazione dei clienti alleggerendo la burocrazia

  • 1
  • 2

Iscriviti alla nostra Newsletter per conoscere le novità sul mercato immobiliare di Latina.

Social

Prendi un appuntamento | Vuoi vendere casa?

Piazzale Prampolini 38, Latina

Indicazioni stradali

In questo momento siamo chiusi. Apriamo alle ore 08:30.

Latina Agenzia Immobiliare s.r.l. - P.IVA 02413020591
© Latina Agenzia Immobiliare. Diritti riservati. Credits by Arkimede Adv.